"Un’altra brutta pagina per la città di Verona sulla quale da anni è appiccicata un’etichetta, vige uno stereotipo di estremismo, di violenza e di intolleranza che situazioni come questa non contribuiscono certo ad alleviare bensì aggravano ulteriormente". E’ quanto afferma Alberto Margoni, direttore del settimanale diocesano "Verona Fedele", che al Sir commenta il pestaggio di cui è rimasto vittima Nicola Tommasoli. "Il rischio avverte Margoni – è quello di procedere ad indebite generalizzazioni che portano a misconoscere la realtà costituita dalla parte sana della gioventù e della società veronese che ho buone ragioni di ritenere maggioritaria. Vedendo la giovanissima età degli aggressori mi pongo, come prete prima che come giornalista, dei pressanti interrogativi sui valori di fondo che come educatori abbiamo cercato di trasmettere a queste persone, in primis il valore della vita umana e della dignità della persona". (segue)