BENEDETTO XVI: OMELIA DELL’EPIFANIA, "ESSERE BAMBINI NEL CUORE” (2)

Dopo aver consegnato i doni, ha aggiunto il Papa, "i Magi non possono più proseguire per la loro strada" essendo stati "condotti per sempre sulla strada del Bambino, quella che farà loro trascurare i grandi e i potenti di questo mondo e li porterà a Colui che ci aspetta fra i poveri, la strada dell’amore che solo può trasformare il mondo". Se si legge il profeta Isaia e il Vangelo di Matteo "nel grande contesto di tutta la storia", ha sottolineato il Santo Padre richiamando le letture del giorno, è evidente che "ciò che ci viene detto, e che nel presepio cerchiamo di riprodurre, non è un sogno e neppure un vano gioco di sensazioni e di emozioni, prive di vigore e di realtà, ma è la Verità che s’irradia nel mondo" anche "se Erode sembra sempre essere più forte e quel Bambino sembra poter essere ricacciato tra coloro che non hanno importanza, o addirittura calpestato". Tuttavia, "anche se i pochi di Betlemme sono diventati molti, i credenti in Gesù Cristo sembrano essere sempre pochi" e "molti hanno visto la stella, ma solo pochi ne hanno capito il messaggio". (segue)