"Si è fatto povero per arricchirci con la sua povertà": questa definizione di Gesù che si trova nella 2ª Lettera di san Paolo ai Corinti è il titolo del messaggio del Papa per la Quaresima 2014, presentato oggi in Vaticano dal cardinale Robert Sarah, presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum". Il testo di Papa Francesco riflette sul mistero della "povertà" di Cristo che si è fatto uomo divenendo "in tutto simile a noi fuorché nel peccato". Il suo amore, la compassione, la tenerezza di Cristo sono i tratti che anche ciascun cristiano dovrebbe assumere come personale stile di vita. Ciò soprattutto di fronte alle "miserie" umane, che il Papa descrive in tre tipi: la prima è la "miseria materiale", "quella che comunemente viene chiamata povertà e tocca quanti vivono in una condizione non degna della persona umana: privati dei diritti fondamentali e dei beni di prima necessità quali il cibo, l’acqua, le condizioni igieniche, il lavoro, la possibilità di sviluppo e di crescita culturale. Di fronte a questa miseria la Chiesa offre il suo servizio, la sua diakonia, per andare incontro ai bisogni e guarire queste piaghe che deturpano il volto dell’umanità. Nei poveri e negli ultimi noi vediamo il volto di Cristo; amando e aiutando i poveri amiamo e serviamo Cristo". (segue)