Attacchi a Parigi

Attentati in Francia: card. Tauran, “condannati al dialogo altrimenti c’è la guerra”

“Il dialogo è sempre possibile anzi è un dovere. Siamo condannati al dialogo altrimenti c’è la guerra”. Lo ha detto il presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, il cardinale Jean-Louis Tauran, in un’intervista a inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane, commentando gli attentati terroristici di Parigi. “La tragedia – ha aggiunto il cardinale Tauran – ha colpito non solo la Francia ma tutta l’umanità. Dobbiamo essere concordi sul carattere sacro della vita perché siamo tutti creature di Dio. È già un delitto grave ma se commesso nel nome di Dio è ancora più grave. Il Papa ha parlato giustamente di una bestemmia. Dobbiamo condannare in maniera assoluta queste azioni terroristiche”. “Gli estremisti – ha sottolineato Tauran – si trasformano facilmente in terroristi: si presentano come difensori della giustizia e dell’uguaglianza in realtà cercano di reclutare i soldati di Allah. Deve essere chiaro che i difensori degli oppressi non sono i terroristi ma i credenti, insieme agli uomini e donne di buona volontà che non professano la religione”. Spesso, ha ricordato Tauran, “l’ignoranza fa da base alla paura. La maggior parte degli europei non hanno mai incontrato un musulmano o aperto il Corano. È anche vero il contrario che molti musulmani non hanno mai aperto la Bibbia”. “La maggior parte dei musulmani – ha concluso il cardinale – sono comunque feriti e umiliati perché è stata danneggiata la loro religione. L’auspicio è che l’odio non trionfi, dobbiamo vincerlo con l’amore”.