Viaggio apostolico

Papa in Georgia: Vian (L’Osservatore Romano), “il Vangelo prima di tutto”

Una frase di Francesco a Ilia II “racchiude il motivo conduttore del viaggio papale in Georgia, e in definitiva l’ispirazione del pontificato e della stessa esigenza cristiana: il Vangelo prima di tutto”. Esordisce così Gian Maria Vian, direttore de L’Osservatore Romano, nell’editoriale del numero in uscita oggi con la data di domani. Durante l’incontro, familiare e toccante, nel patriarcato ortodosso, ricorda Vian, “il Papa ha infatti ricordato l’esempio delle sante e dei santi del paese caucasico come incoraggiamento a ‘evangelizzare come in passato, più che in passato, liberi dai lacci delle precomprensioni e aperti alla perenne novità di Dio’. Senza lasciarsi sgomentare dalle difficoltà e dai ‘veri nemici'”. Testimonianza e predicazione del Vangelo sono al centro “anche di questo nuovo itinerario” in una regione che il Papa ha definito “ponte naturale tra l’Europa e l’Asia”, che deve divenire sempre più “un modello di coesistenza. Soprattutto in un contesto e in un periodo dove ‘estremismi violenti’ strumentalizzano principi civili e la religione stessa per ‘disegni di dominio e di morte'”. Questa la preghiera al Signore di Francesco durante la visita alla comunità assiro-caldea: fai “gustare la gioia della tua risurrezione ai popoli sfiniti dalle bombe” e “solleva dalla devastazione l’Iraq e la Siria”. Il Papa ha ribadito ancora una volta “la determinazione della Chiesa cattolica ad avanzare nel cammino ecumenico, mentre le persecuzioni dei cristiani non fanno distinzioni confessionali”, e la presenza di fedeli ortodossi georgiani, insieme a rappresentanti di diverse confessioni cristiane e ad alcuni musulmani, “è stata salutata dal Papa al termine della messa nello stadio di Tbilisi”. Qui, conclude Vian, “nel giorno della memoria liturgica di Teresa del Bambino Gesù, il Pontefice ha ancora una volta esaltato ‘il grande valore delle donne’ che, come diceva la giovane santa e dottore della Chiesa, ‘amano Dio in numero ben più grande degli uomini'”.