Rapporto Acs
“Il revival del fondamentalismo religioso è il vero fenomeno del XXI secolo”. Lo ha detto Giuliano Amato, giudice della Corte Costituzionale, durante la conferenza stampa di presentazione del Rapporto di Acs (Aiuto alla Chiesa che soffre) sulla libertà religiosa nel mondo. “Da un lato – l’analisi del relatore – abbiamo il permanere del fenomeno della persecuzione di Stato, ma dall’altro, in misura crescente, si registrano fenomeni di intolleranza e persecuzione che trovano un fondamento più largo, che sembra prescindere dallo Stato e non rappresenta la scelta antireligiosa, quanto piuttosto la scelta di una religione”. Di qui la necessità di capire quanto il “revival” del fondamentalismo religioso “sia strumentale a un potere politico che non trova altri strumenti per affermare se stesso, oppure corrisponda a sentimenti che comunque ci sono e che vengono esasperati”. Di fronte a questo “sradicamento della religione dalla vita collettiva”, “il fondamento religioso rimane lì – la tesi di Amato – e prima o poi riemerge con intolleranza verso ciò che ha portato alla compressione di esso”. “Comprimere il senso religioso è operare una distorsione”, ha spiegato Amato: “Il problema, che ogni società deve porre a se stessa, è come far rientrare la tolleranza”. L’esempio citato è quello della “laicità alla francese”, che consiste nel “mettere l’identità religiosa sotto il tappeto”. “Alla lunga – ha detto Amato – ciò diventa fonte di nuovo integralismo, che è molto più difficile da combattere di quanto non lo sarebbe stato in precedenza”.