Solidarietà

Terremoto: mons. Turazzi (San Marino-Montefeltro) invita a pregare “per implorare la fine dell’incubo interminabile”

Mons. Andrea Turazzi, vescovo di San Marino-Montefeltro

“Si innalzino preghiere e suppliche al Signore per implorare la fine dell’incubo interminabile di questo terremoto e per esprimere la nostra prossimità alle popolazioni così gravemente colpite”. È l’invito del vescovo di San Marino-Montefeltro, monsignor Andrea Turazzi, all’intera comunità diocesana. “Nei giorni di giovedì 3, venerdì 4 e sabato 5 novembre in ogni parrocchia e in ogni comunità religiosa si organizzino momenti di preghiera comunitaria”, scrive, chiedendo “inoltre, secondo le possibilità di ognuno e nei modi più opportuni, forme concrete di carità fraterna”. Turazzi stimola anche a riflettere sul fatto che “viviamo nella precarietà”. “Per qualcuno occorre abituarsi a convivere con essa”, osserva il vescovo. “Secondo altri bisogna contrastare la precarietà” rifiutando “una passiva accettazione del fato” per impegnarsi in “una fattiva reazione con la messa in sicurezza dei territori, l’applicazione di rigorose norme antisismiche, lo studio”. “Tuttavia – sottolinea Turazzi – la precarietà con cui è necessario fare i conti è quella della condizione umana: convivenza con una natura imprevedibile, a volte madre, a volte matrigna”. “Ciò non ha niente a che fare col fatalismo”, ammonisce il vescovo, per il quale “va fatto tutto, e bene; tutto quanto è in nostro potere”. Turazzi conclude ricordando l’appuntamento con la stazione giubilare diocesana di sabato 5 novembre, alle 20.45, a Montefiorentino, che “avrà il carattere di una grande implorazione e di una grande manifestazione di fede”.