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Video morte David Rossi: Padula (Aiart), “strada adeguata per sensibilizzare le coscienze e l’opinione pubblica?”

“Non vogliamo entrare nei perché della vicenda ma ci interroghiamo sui reali motivi che orientano una scelta editoriale di questo tipo, centrata sull’esibizione della morte. Siamo sicuri che estroflettere dolore e sofferenza sia la strada adeguata per sensibilizzare le coscienze e l’opinione pubblica?”. Lo afferma Massimiliano Padula, presidente dell’Aiart (Associazione spettatori di ispirazione cattolica), in merito al video diffuso dal quotidiano americano “New York Post” che ritrae il cadavere di David Rossi, capo della comunicazione del Monte dei Paschi dei Siena, morto il 6 marzo 2013 precipitando dalla finestra del suo ufficio. “Questo video, le decapitazioni dell’Isis o i cadaveri galleggianti in mare dei profughi, alimentano una discutibile ‘cultura della morte’, che diventa un vero e proprio genere mediale. Infatti – osserva Padula -, grazie alla disponibilità informativa del web, ciò che dovrebbe essere intimo e sacro diventa quotidiana ostentazione e normalità. Non dobbiamo permettere che i media anestetizzino le nostre coscienze e la nostra capacità di discernere ma dobbiamo educare gli spettatori e gli utenti a una visione del bene e del bello. Per riflettere profondamente, a volte – conclude – è necessario anche chiudere gli occhi”.