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“Sono convinto che Retinopera serva soprattutto in questo momento per dare gambe al sogno di Francesco”. Lo ha detto il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, intervenendo questo pomeriggio al consiglio direttivo del coordinamento in cui convergono 19 organizzazioni ecclesiali e di ispirazione cristiana. “A ben vedere – ha spiegato il vescovo – il sogno di Francesco è un sogno evangelico, un richiamo al realismo evangelico senza mediazioni curiali”. “Il Papa – ha aggiunto mons. Galantino – ci spinge costantemente a fare verifiche reali e leali dei nostri comportamenti” e questo comporta anche porsi domande molto esplicite sul livello di incidenza delle nostre realtà. Ma attenzione, ha sottolineato il segretario generale della Cei, quando il Papa ci chiede queste verifiche “non vuole esercizi di autoflagellazione, ma vuole riportarci alla verità delle cose”. “Non dobbiamo fare verifiche per farci del male – ha proseguito – ma per farci del bene. Allo stesso tempo dobbiamo evitare anche il rischio dell’autocompiacimento che è inutile e qualche volta controproducente”. “Non dobbiamo aver paura di metterci in discussione – ha detto ancora mons. Galantino – e dobbiamo invece lasciarci interrogare dallo spirito del tempo per stare sempre sul pezzo”. “Si sprecano troppe energie per conservare posizioni, privilegi, per assicurarsi il futuro”, mentre “il Vangelo – ha ricordato il vescovo – invita a osare di più: abbiamo ancora tanto da dare!”.
