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“Avvenire” dedica il suo titolo principale al rapporto Ocse che inchioda l’Italia a una fotografia impietosa: sempre più vecchia e con diseguaglianze crescenti. A fare da controcanto positivo, nella fotocronaca a centro pagina, la ricerca della Fondazione Moressa che certifica come gli stranieri che lavorano nel nostro Paese abbiano creato ricchezza per 130 miliardi, quanto il Pil della Croazia. Commenta le due notizie il sociologo dell’Università Cattolica di Milano, Alessandro Rosina: “L’allungamento della vita nel secolo scorso è stato ottenuto soprattutto abbattendo i rischi di morte in età infantile, giovanile e adulta. La nuova longevità conquistata in questo secolo è invece sempre di più corrispondente ad anni di vita guadagnati nelle età che in passato consideravamo anziane. Ciò pone una duplice sfida. Quella di trasformare la quantità di vita in più in qualità, sia nella dimensione personale che sociale. E quella del rapporto e degli equilibri tra generazioni. L’estensione della vita in età avanzata porta ad un invecchiamento della popolazione, ovvero ad una crescita del peso delle vecchie generazioni su quelle più giovani. La longevità aumenta però sì il numero di persone che entrano e permangono in età matura, ma non riduce il numero di giovani. Quello che complica davvero le cose – spiega Rosina – è il crollo delle nascite e la persistenza della fecondità sotto i due figli per donna”. Il grande titolo di taglio è per la polemica su Banca d’Italia, il segretario Pd Renzi resta quasi solo nel volere il cambio in via Nazionale. Spazio poi per l’avvio del Congresso del Partito comunista cinese, aperto dal discorso del presidente Xi, che ha spiegato come Pechino aspiri alla leadership mondiale. Tra gli altri commenti, un intervento sul gender in medicina di Gian Luigi Gigli. Infine, richiami per Popotus, il giornale dei bambini in edicola con “Avvenire” due volte la settimana, ed “è vita”, il settimanale dedicato ai temi della bioetica e della ricerca medica.