Pace
Si tiene da oggi, 11 dicembre, fino al 18 dicembre, nella piccola località colombiana di Ubaque, (dipartimento di Cundinamarca, a circa 50 chilometri a sudest di Bogotá) la seconda assemblea della Red Alas – América Latina Alternativa Social. Si tratta di oltre 50 tra organizzazioni, associazioni e movimenti di undici nazioni latinoamericane, coordinate da Libera International, il braccio internazionale del noto coordinamento contro le mafie fondato da don Ciotti. Lo slogan, dell’incontro “Hasta la Paz” (“Fino alla pace”) è particolarmente attuale per la Colombia, il Paese che ospita questa seconda assemblea della Red Alas (la prima si era tenuta a Città del Messico). Ma l’anelito alla giustizia e alla pace, unito alla lotta contro le mafie e il narcotraffico, attraversa tutta l’America Latina. E troverà espressione in questa settimana, nel corso della quale verranno condivise esperienze, buone pratiche, denunce, iniziative di sensibilizzazione della società civile. “In particolare sarà per noi rilevante la presentazione di una pubblicazione sui beni confiscati, intitolata Desde el bien incuatado hasta el bien comun, che abbiamo elaborato in riferimento a cinque Paesi in America Latina: Colombia, Messico, Argentina, Guatemala, Bolivia”, spiega Giulia Baruzzo, di Libera International. Ampio spazio verrà dato, nel corso delle giornate, alle esperienze colombiane, con alcuni ospiti di rilievo. Tra questi spicca José Antequera Guzmán, giovane avvocato colombiano candidato al Premio Nobel per la pace per il 2016, insieme ad altri 4 rappresentanti delle vittime del conflitto armato in Colombia. Ha rappresentato la società civile nelle sessioni che riguardavano le vittime durante i dialoghi di pace a la Habana. Altre figure significative presenti sono quelle di Eduardo Salcedo-Albarán, Luis Jorge Garay Salamanca, Diego Martínez, Enrique Santiago, tutti a vario titolo impegnati nel processo di pace in Colombia. Inoltre saranno presenti, quali rappresentanti delle associazioni partner della rete Alas, altri importanti interlocutori di Centro e Sud America, come: Carlos Cruz Santiago di Cauce Ciudadano (Messico), Lucas Manjón di La Alameda (Argentina), Jimena Agauyo Gutiérrez di Renamat (Bolivia), Vanderley da Cunha Deley de Acari di Futuro Feliz (Brasile), Cristian Llanos del Cinep (Colombia), Teodoro Posso di Corporación Kimirina (Ecuador), Evelyn Flores di Msm (El Salvador), Arturo Aroldo Chub di Seguridad en Democracia (Guatemala), Marilea Reynosa di Coordinadora Civil (Nicaragua), Luis Beltran Arones – di Cinavip (Perù).