Medio Oriente

Gerusalemme: card. Nichols, “solidarietà ai cristiani”. Appello contro Bill of Church Lands all’esame del Parlamento, “intollerabile attacco ai diritti di proprietà delle Chiese”

“Facendo seguito alla vostra lettera al presidente Donald Trump, il 6 dicembre 2017, e a nome dei vescovi cattolici di Inghilterra e Galles, voglio esprimere la mia solidarietà a voi e a tutti i cristiani in Medio oriente in questo momento così preoccupante”. E’ quanto scrive oggi il card. Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster e presidente della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, in una lettera ai patriarchi e ai capi delle Chiese di Gerusalemme. “Siamo in disaccordo con il riconoscimento da parte del presidente Trump di Gerusalemme come capitale ufficiale dello stato di Israele e il conseguente rifiuto della posizione coerente delle Nazioni Unite – afferma Nichols -; temiamo che ciò aumenterà le tensioni già profondamente radicate nella città e nella regione”. L’arcivescovo di Westminster esprime “profonda preoccupazione” per la proposta di legge attualmente all’esame del Parlamento israeliano (Bill of Church Lands) che limiterebbe la libertà di decisione delle Chiese sui propri beni. Il provvedimento, spiega infatti Nichols, “concederebbe allo Stato il potere di confiscare i beni della Chiesa”, rappresenta “un’intollerabile violazione dello status quo e dei diritti legittimi delle Chiese e dovrebbe essere riconosciuta per quello che è: un attacco ai diritti di proprietà della comunità cristiana”. Dal cardinale l’invito ai leader religiosi e politici nel Regno Unito e in tutto il mondo a “unirsi a noi nel parlare contro questa minaccia alla libertà religiosa, che costituirebbe un pericoloso precedente per altre fedi in Terra Santa”. “Chiediamo inoltre alle autorità di Gerusalemme – conclude Nichols – di agire con decisione per fermare le azioni dei gruppi radicali di coloni che cercano di espandere il loro controllo sulle proprietà a Gerusalemme, escludendo i residenti della città che non sono ebrei”.