Scienza

Rita Levi Montalcini: a 5 anni dalla morte 70 scuole a lei intitolate. Il suo monito ai giovani: “Rigore, determinazione, creatività”

Il 30 dicembre 2012 moriva nella sua casa romana Rita Levi Montalcini, una delle più grandi scienziate italiane di tutti i tempi. Nata a Torino nel 1909, crebbe e studiò nel capoluogo piemontese laureandosi in medicina a pieni voti nel 1936. Allieva di Giuseppe Levi e compagna di corso di Renato Dulbecco e Salvatore Luria, inizia le sue ricerche nel settore delle neuroscienze giungendo negli anni cinquanta alla scoperta del fattore di crescita neuronale (Ngf). Sicuramente tra i molteplici riconoscimenti e premi ricevuti il più prestigioso è il Premio Nobel per la medicina e la fisiologia conferitole insieme a Stanley Cohen nel 1986. Membro delle più importanti Accademie scientifiche, fu la prima donna ad essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze. Nel 2001 fu nominata senatrice a vita dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi “per aver illustrato la patria con altissimi meriti nel campo scientifico e sociale”. Intenso il suo impegno verso le giovani generazioni che usava spronare dicendo: “Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella zona grigia in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva, bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi”. Condividendo la convinzione della zia secondo cui bisogna lavorare guardando al futuro e per le generazioni a venire, Piera Levi-Montalcini, a lungo sua collaboratrice e presidente dell’Associazione Levi-Montalcini, nel 2013 ha gettato le basi della “Rete delle scuole Levi-Montalcini” per mettere in contatto tra loro tutti gli enti di istruzione e formazione che vengono via via intitolati alla zia. Oggi fanno parte della rete oltre 70 scuole di ogni ordine e grado. “Il suo insegnamento – ricorda Piera Levi-Montalcini – è sempre attuale non solo in ambito scientifico”.  Ai nostri ragazzi “dobbiamo trasmettere” la sua eredità: “Il risultato si può raggiungere solo attraverso una ferrea determinazione, sostenuta da un metodo rigoroso di ragionamento e di comprensione di ciò che ci circonda, uniti a una fervida creatività”.