Riepilogo

Sir: le principali notizie di oggi dall’Italia e dal mondo. Politica, tensioni in partiti e coalizioni. Stati Uniti, 190mila in fuga da Oroville

Politica: acque agitate nelle forze politiche nazionali. Pd, parte la fase congressuale

Politica italiana avvolta da tensioni e protesa a “chiarimenti” interni ai partiti e alle coalizioni. Mentre il centrodestra si confronta per verificare il perimetro delle alleanze (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, altre formazioni di destra e centriste…) e per identificare un leader, il Pd vota in direzione nazionale una mozione che apre la strada del congresso per una resa dei conti fra maggioranza renziana e altre componenti di minoranza. È stato lo stesso segretario, ed ex premier, Matteo Renzi a chiedere di accelerare i tempi del congresso per “dar voce” al popolo Pd. “Andiamo al congresso con il sorriso sulle labbra, così saremo un partito ancora più democratico – ha affermato –; se altri vogliono farsi governare da un algoritmo è un problema loro”. Ancora problemi interni invece nel Movimento 5 Stelle: il caso-Berdini tiene in sospeso l’attività amministrativa nella capitale e divide lo stesso movimento grillino. La sindaca Virginia Raggi ha affermato ieri: “Berdini? Continuo a leggere interviste e dichiarazioni. Sinceramente non so dove trovi il tempo. C’è da lavorare e da lavorare tanto”. “Poi dico, la pazienza delle persone ha un limite”.

Stati Uniti: imbarazzate dimissioni del consigliere per la sicurezza Michael Flynn

Un nuovo problema per Donald Trump, oltre alla questione-migranti e alle sfide che giungono agli Usa dalla scena internazionale. Il consigliere per la sicurezza nazionale, il generale in pensione Michael Flynn, si è dimesso, dopo che era emersa una sua conversazione con l’ambasciatore russo negli Stati Uniti svoltasi prima dell’insediamento dell’amministrazione Trump, durante la quale aveva parlato delle sanzioni a Mosca. Il presidente degli Stati Uniti ha dunque nominato Joseph Keith Kellogg suo consigliere per la sicurezza nazionale ad interim.

Stati Uniti: la diga di Oroville non è sicura, in California evacuate 190mila persone

Evacuate 190mila persone e stato di emergenza in California per il rischio del crollo della gigantesca diga di Oroville. Il governatore della California, Jerry Brown, ha dichiarato lo stato di emergenza in tre contee in ragione dell’allarme provocato da una lesione dello sfioratore di emergenza della più alta diga del Paese, non lontana da San Francisco. Sono state finora potenziate tutte le misure di sicurezza, mentre i tecnici sono al lavoro per verificare la situazione della struttura. Mobilitati anche i 23mila componenti della Guardia nazionale dello Stato.

Comunicazione: “World Press Photo” all’immagine del killer dell’ambasciatore russo ad Ankara

Il “World Press Photo”, l’ambito riconoscimento del fotogiornalismo internazionale, è andato all’immagine che ritrae l’attentatore, Mevlut Mert, che, lo scorso 19 dicembre, aveva ucciso a sangue freddo, in una manifestazione pubblica e davanti a numerose persone, l’ambasciatore russo ad Ankara, Andrei Kárlov. Il killer è ritratto con la pistola in mano, mentre il corpo del diplomatico è steso senza vita a terra. L’immagine è intitolata “Un assassinio in Turchia” ed è opera del fotoreporter turco Burhan Ozbilici, che lavora per l’agenzia Associated Press.

Cronaca: Segrate e Lavagna, due giovani si tolgono la vita. Gesti che interrogano

Il malessere dei giovani ancora al centro della cronaca. Una ragazza di 17 anni si è lanciata dall’auto nella quale viaggiava assieme al padre sulla provinciale Cassanese, nei pressi di Segrate (Milano). Travolta da un autotreno che viaggiava sulla corsia opposta, è morta sul colpo. Il padre è stato ricoverato sotto choc in ospedale. Al momento si indaga per far luce sulle possibili motivazioni del gesto disperato. Altra tragedia a Lavagna (Genova), dove un ragazzo di 16 anni, accompagnato a casa dai finanzieri dopo che gli era stato trovato addosso un pezzo di 10 grammi di hashish, si è gettato – davanti ai genitori e agli agenti – dal balcone dell’abitazione, posta al terzo piano di una palazzina. Non c’è stato nulla da fare per salvargli la vita.

Roma: Municipio IV, revocate deleghe all’assessora incinta. La presidente: “Non collabora”

Suscita polemiche la decisione della presidente del IV Municipio di Roma, Roberta Della Casa, che ha revocato le deleghe a bilancio e trasparenza dell’assessore Emanuela Brugiotti, attualmente in maternità. Della Casa ha spiegato: “Eravamo d’accordo per una sua collaborazione a distanza, da casa, che però non c’è stata. In questi mesi non ha collaborato in alcun modo, nemmeno comunicandomi gli obiettivi per il 2017. Oggi sarebbe dovuta rientrare ma mi è arrivata una sua mail nella quale scriveva che non sapeva dirmi quando sarebbe rientrata”. La presidente ha per il momento assunto le deleghe. Pesanti le reazioni delle opposizioni, che parlano di mancato rispetto delle donne, della maternità e della Costituzione. Ma la presidente precisa: “Sono donna e mamma di due bambini, so che si possono conciliare lavoro e famiglia. In questo caso purtroppo non è stato possibile”.