Legge 194
“Il concorso bandito dalla Regione Lazio, finalizzato esclusivamente al servizio di interruzione volontaria della gravidanza, i cui vincitori ‘verranno assegnati al settore del Day Hospital e Day Surgery per l’applicazione della legge 194’ si pone in contrasto diretto col diritto costituzionale alla libertà di coscienza e con le norme a tutela dell’azione contenute nella stessa legge n. 194/1978”. È quanto osserva il Centro studi Rosario Livatino, formato da magistrati, docenti universitari ed avvocati, presieduto da Mauro Ronco. “Stando a quanto affermato dal direttore generale del San Camillo-Forlanini, Fabrizio d’Alba, ‘se chi ha vinto il concorso farà obiezione nei primi sei mesi dopo l’assunzione, potrebbe rischiare il licenziamento, perché sarebbe inadempiente rispetto al compito specifico per cui è stato chiamato’ e, dopo il periodo di prova, l’obiezione di coscienza potrebbe portare ‘alla mobilità o addirittura alla messa in esubero’. È – denuncia il Centro Livatino – una gravissima limitazione di un diritto costituzionalmente fondato, che richiede un immediato intervento del Governo nazionale”.