Emergenza

Sud Sudan: Iacomini (Unicef Italia), “parole del Papa importanti. 250mila bambini rischiano di morire. Catastrofe umanitaria senza precedenti”

“Le parole del Santo Padre sul Sud Sudan arrivano in un momento drammatico e sono certo serviranno ad accendere i riflettori su una carestia che sta avendo effetti devastanti sulla popolazione del Paese. C’è il rischio di una repentina degenerazione delle condizioni di salute della popolazione che potrebbe produrre una catastrofe umanitaria senza precedenti”: lo dichiara Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef Italia. “I bambini da tre anni vivono in situazioni a dir poco disumane stretti tra la guerra e una economia al collasso – denuncia -. Se non si interviene immediatamente su un milione di bimbi affetti da malnutrizione, 250mila rischiano di morire subito, nelle prossime settimane. Occorre un massiccio intervento umanitario e il libero accesso per le organizzazioni a tutte le aree del paese interessate da questo fenomeno in particolare nelle zone dello Unity State”. Per Iacomini, “non è accettabile che la comunità internazionale lasci letteralmente morire di fame un numero così grande di bambini che negli ultimi anni hanno subito di tutto. Dal 2013, 17mila innocenti sono stati reclutati come soldato, vivono in strutture fatiscenti senza servizi igienici di base, con enormi carenze alimentari e nutrizionali. Se, come si prevede, il numero delle persone colpite da insicurezza alimentare a luglio raggiungerà il picco di 5,5 milioni, la cui metà saranno bambini, senza alcun intervento tempestivo, ci renderemo tutti colpevoli di aver contribuito alla prematura distruzione di un Paese che ha solo pochi anni di vita. Non si muore ancora di fame nel 2017, è un fatto gravissimo”.