Comunicazione

L’Osservatore Romano: sul settimanale in edicola oggi articoli di Luciano Violante, Lucetta Scaraffia, Adolfo Pérez Esquivel

“Giungono molte richieste di formazione politica da gruppi di giovani che si dichiarano non interessati alle dinamiche dei partiti”,  ma desiderosi di costruire “un proprio patrimonio di conoscenze” per “l’esercizio di una cittadinanza responsabile”. Lo scrive Luciano Violante in un articolo su Il Settimanale de “L’Osservatore Romano” in edicola oggi. Per Violante le generazioni più recenti “sono vittime di una rottura con quelle che le hanno precedute e questo ha prodotto in loro una sorta di necessità di un nuovo inizio”. La prima risposta dovrebbe allora riguardare “la formazione non alla politica ma alla democrazia”, articolata su quattro temi: studiare, ascoltare, rispettare, costruire legami. “Soprattutto – conclude Violante – la costruzione di legami, in una società caratterizzata da solitudini di massa, può dare fiducia e speranza”.

“Le coppie omosessuali di maschi con figli cercano e ottengono una maggiore visibilità di quelle femminili” con l’obiettivo dichiarato, sostiene Lucetta Scaraffia, di “affermare il diritto alla filiazione degli omosessuali”. Ma la conseguenza non dichiarata, “pur se ormai evidente”, puntualizza, “è un’altra: siamo di fronte a un ennesimo capitolo della lotta degli uomini per rimettere le donne al loro posto, per emarginarle, per escluderle. Arrivando a escluderle dalla cosa più importante di tutte: la procreazione di un essere umano”. “Quando penso a Papa Bergoglio penso soprattutto a un pastore. Un pastore universale che sa stare vicino ai popoli, che sa interpretare i loro sguardi e che li accompagna nelle loro gioie, tristezze e preoccupazioni”, scrive Adolfo Pérez Esquivel con riferimento ai quattro anni di pontificato di Francesco. “Il suo sguardo è più profondo di quello di uno statista, va oltre, e perciò insisto nel dire che Francesco è un pastore che sta sempre vicino al suo gregge, alla comunità, ai popoli”.