Editoriale
“Il Papa in undici ore è entrato nel cuore di Milano” e “ha toccato il cuore della diocesi ambrosiana, la più grande del mondo”. Così Giovanni Maria Vian, direttore de “L’Osservatore Romano”, commenta nell’editoriale pubblicato sul numero datato 28 marzo 2017 la “visita davvero fuori dell’ordinario” compiuta da Papa Francesco a Milano sabato scorso. “È stato accolto e festeggiato da oltre un milione di persone”, ricorda Vian, aggiungendo che “mille sono state le mani strette da Francesco, una per una, senza dimenticare nessuno, nel carcere di San Vittore”. Francesco – nota il direttore – ha visitato Milano “concentrato anche delle luci e delle ombre dell’Europa di oggi a cui aveva rivolto, incontrando i suoi leader, poche ore prima della visita un messaggio forte di fiducia”. “E tutta Milano, proprio tutta, ha subito capito e – osserva – lo ha accolto come vuole il bel detto: ‘A Milàn si riceve col coeur in man’”. “Sotto il segno dell’incontro si sono susseguite le ore brevi e memorabili di tutta la visita”, prosegue Vian, secondo cui “è certo l’esperienza indimenticabile di Buenos Aires con i mille incontri cercati dal suo vescovo ad aver reso Bergoglio così capace di entrare nel cuore di un’altra metropoli, anche se evidentemente molto diversa e non così grande come la capitale argentina”. A questo, si aggiunge il “ricordo, toccante per il Papa e applauditissimo a San Siro, di un salesiano lodigiano. Fu infatti don Enrique Pozzoli, amico di famiglia, a battezzarlo e ad accompagnarlo fino all’entrata nei gesuiti”.