Convegno Scienza & Vita
Oggi occorre “recuperare una buona relazione nel rapporto di cura”. Lo ha detto Paolo Drago, medico di medicina generale e psichiatra (Asur Marche, Pesaro), intervenuto questa sera alla tavola rotonda “Di fronte al dolore accanto alla persona malata” che si sta svolgendo nell’ambito del XV Convegno di Scienza & Vita (Roma 26-27 maggio). “La medicina – afferma – pur avendo fatto progressi enormi sembra aver perso la dimensione umana nel rapporto di cura, il medico di medicina generale più di altri vive una relazione con i propri pazienti intensa e di lunga durata”. Oltre 15mila, ricorda, le persone passate nel 2016 nel suo studio. “Il medico – prosegue Drago – è sottoposto ad adattamenti emozionali importanti per i quali spesso non ha ricevuto nessuna preparazione”. Di qui la proposta di alcune modalità che “potrebbero aiutare a recuperare una buona relazione nel rapporto di cura”. Anzitutto “ripristinare la categoria del mistero per avvicinarsi al mistero dell’altro”; quindi “allenarsi ad un silenzio fecondo e ad un ascolto loquace” perché “quando non permettiamo di comunicare qualcosa di profondo rimane il dolore”. Ma il “farmaco” più importante, conclude Drago, “rimane il medico stesso”.