Sviluppo integrale

America Latina: Celam, un convegno per mettere in dialogo società, Stato e mercato alla luce del magistero di Papa Francesco

Si è aperto ieri a Bogotá, presso la Pontificia Università Javeriana, il convegno di due giorni di “Dialogo Latinoamericano”, dal titolo “Tutto è connesso. Strategia di un reincontro della società con lo Stato e il mercato, in vista di uno sviluppo umano integrale per l’America Latina”. Il convegno è promosso dal Celam (il Consiglio episcopale delle Chiese latinoamericane) e si conclude oggi. Tra i partecipanti il cooperatore ed esperto di diritti umani Cristiano Morsolin, il quale sottolinea l’importanza di questa due giorni anche in vista dell’imminente visita in Colombia di Papa Francesco (6-10 settembre): “Le conclusioni del Convegno – spiega – verranno direttamente presentate al Papa quando verrà qui”. Mons. Francisco Niño, segretario aggiunto del Celam, ha aperto i lavori sottolineando che “si cerca una riflessione sulla relazione “mercato, Stato e societa” con appoggio della Santa Sede. Ci si propone, a partire dall’ecologia integrale delineata dalla Laudato Si’, di plasmare un modello che rispetti il libero mercato in America Latina, seguendo San Paolo, il quale ci invita a non accomodarci al mondo, ma a trasformarlo”.
Il nunzio apostolico in Colombia, mons. Ettore Ballestero, nel suo intervento, ha affermato: “Questo Dialogo latinoamericano è importante per riflettere insieme”, poiché tutta la storia dell’umanità si è trovata a governare nella frammentazione, delimitando gli spazi come parti isolate. Però tutto oggi è connesso, la società in generale cerca un incontro tra il mercato e lo Stato, al servizio di tutta l’umanità. Il nunzio ha avvertito che stiamo assistendo a molti scontri in America Latina, all’affermazione – come denuncia Papa Francesco – della cultura dello scarto, “nel suo molteplice volto dello scarto umano, politico, sociale, tutto questo è un rifiuto alle moltitudini che cercano di accedere a opportunità per tutti”. L’America Latina ha perciò bisogno di “una riflessione legata allo sviluppo integrale dei popoli, che incorpori la dimensione storica e spirituale di questo Paese colombiano, che dia speranza anche a tutta la regione e all’America Latina”. Parlando in particolare della Colombia, mons. Balestrero ha fatto notare che questo convegno “serve a contribuire e portare luce anche al processo di pace in corso”. In un paese caratterizzato da marginalità e grandi diseguaglianze, la due giorni “deve contribuire positivamente a una prospettiva orientata al lato umano dello sviluppo, lavorando contro l’emarginazione e la povertà”.