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Mostra del Cinema: il punto della Commissione nazionale valutazione film della Cei sui titoli del terzo giorno

“Human Flow” di Ai Weiwei

Venerdì 1° settembre, terzo giorno alla 74ª Mostra del Cinema della Biennale di Venezia. L’agenzia Sir ha visto in anteprima i film del Concorso insieme alla Commissione nazionale valutazione film della Cei. Il segretario della Commissione, Massimo Giraldi, è a Venezia74 come giurato per il premio cattolico internazionale “Signis”.
I titoli di oggi. Anzitutto, “Human Flow” di Ai Weiwei, artista e attivista cinese che esordisce in concorso a Venezia. La sua è un’opera sugli esuli costretti a lasciare la propria terra per le conseguenze del cambiamento climatico, ma anche per le continue guerre. È un documentario, sottolinea Giraldi, “che parte con grande ambizione, proprio perché realizzato da un videoartista. Ai Weiwei ha voluto dirigere un film su tematiche molto attuali e stringenti, mettendo insieme una produzione di grande caratura e andando a girare in più di 20 Paesi. Purtroppo la durata di 140 minuti pesa nell’economia generale dell’opera. Ottime di certo le intenzioni, socialmente rilevanti, ma ‘Human Flow’ perde gradualmente fluidità, apparendo alla fine poco riuscito. Un’opera consigliabile, problematica e adatta per dibattiti”.
È “Lean on Pete” del regista inglese Andrew Haigh l’altro titolo di oggi nel Concorso di Venezia74, un film che prende le mosse dal romanzo “La ballata di Charley Thompson” di Willy Vlautin (Mondadori). “Attraverso il personaggio dell’adolescente Charley – rimarca Giraldi – il regista Haigh mette in scena l’America amara dei luoghi sconosciuti. Siamo infatti lontani dalla cartolina patinata, dispersi in quelle cittadine statunitensi che finiscono con l’essere solo un punto sulla carta geografica. È la storia di un ragazzo che si affaccia al mondo da solo, in cerca di tenerezza. Un doloroso percorso di crescita, segnato da solitudine e perdite”.
Ancora, rilancia il segretario della Cnvf: “Il film appare molto convincente, soprattutto nel ritratto sfaccetto del giovane e del suo travaglio interiore. Andrew Haigh conferma quindi una capacità espressiva notevole, raccontando in sottrazione gli Stati Uniti di oggi attraverso gli occhi smarriti di un ragazzo. Un’opera consigliabile, problematica e adatta per dibattiti sulle tematiche affrontate”.
È stato presentato poi sempre oggi, fuori concorso, “Our Souls at Night” di Ritesh Batra con Jane Fonda e Robert Redford, che riceveranno in serata il Leone d’oro alla carriera. Il film, tratto dal romanzo di Kent Haruf (in Italia “Le nostre anime di notte”, NN Editore) e prodotto da Netflix, propone l’incontro tra due anziani vedovi, vicini di casa, che vogliono trovare un passo comune nella propria esistenza. “Robert Redford ha sottolineato in conferenza stampa – commenta Giraldi – che l’opera nasce proprio come risposta a una industria hollywoodiana focalizzata soprattutto sui giovani. Questo film, dunque, vuole essere uno sguardo più ampio sulla vita dell’uomo, sulla condizione degli anziani, che merita di essere raccontata. Andando nello specifico, ‘Our Souls at Night’ si tiene su una dimensione molto classica e semplice, mettendo in evidenza la grande capacità attoriale dei due divi protagonisti. Una storia narrata con tenerezza e delicatezza; di fatto un film composto e convincente, da valutare come consigliabile, poetico e utile per dibattiti”.