Viaggio apostolico

Papa in Colombia: vicario generale di Arauca, “Jaramillo esempio di riconciliazione per la nostra terra”

José Maria Bolívar

Un vescovo martire, in una Chiesa martoriata. Mons. Jesús Jaramillo Monsalve, vescovo di Arauca, ucciso in odio alla fede nel 1989 dai guerriglieri dell’Eln, sarà beatificato dal Papa il prossimo 8 settembre a Villavicencio. Intanto, tutta la Chiesa di Arauca è stata riconosciuta “Soggetto di riparazione collettiva” dall’Ufficio nazionale per le vittime. Padre José Maria Bolívar, vicario generale della diocesi di Arauca, dichiara al Sir: “Si tratta di un riconoscimento ufficiale. Bisogna dire che tutta la nostra Chiesa è stata profondamente segnata dal conflitto armato. Oltre al vescovo, sono stati uccisi altri quattro sacerdoti… altri hanno dovuto fuggire. Tutti noi, per anni, abbiamo avuto paura. Certo, questo riconoscimento arriva un po’ tardi, ma è meritato. La terra di Arauca ha sperimentato tutte le forme di violenza armata: Farc, Eln, Paramilitari, Bandas criminales (Bacrim)”. Ora, prosegue il vicario generale, “tutti sperano che alla pace con le Farc segua quella con l’Eln. Le cose, però ora sono un po’ migliorate, e desideriamo la pace con tutto il nostro cuore, assieme al rispetto per i diritti umani e per il creato”. In questo momento, “la gioia spirituale per la beatificazione di mons. Jaramillo porta come frutto un grande desiderio di riconciliazione. Va creato un nuovo tessuto umano, bisogna ricreare rapporti fraterni. Di fronte a questo compito mons. Jaramillo si leva come una bandiera, per il suo impegno sociale, per la non violenza testimoniata. Ringraziamo Dio immensamente per averlo conosciuto e per poterlo venerare come beato”.