Omelia

Carlo Caffarra: funerali a Bologna. Mons. Zuppi, “ha amato e servito l’unità della Chiesa, con intelligenza e fermezza”

“Il cardinale ha amato e servito l’unità della Chiesa, con intelligenza e fermezza e allo stesso tempo con tanta delicatezza e profonda vicinanza umana a ogni persona”. Lo ha detto l’arcivescovo di Bologna, monsignor Matteo Zuppi, durante l’omelia delle esequie del cardinale Carlo Caffarra che ha presieduto questa mattina in cattedrale. “Lo salutiamo inaspettatamente, con l’amarezza di tanti discorsi interrotti e con una presenza che viene a mancare, importante per la Chiesa tutta e per la nostra città”, ha aggiunto il presule. Mons. Zuppi ha citato alcune parole del cardinale (“l’Eucaristia è un anticipo della risurrezione a cui siamo destinati”), spiegando che lui “l’ha celebrata sempre con devozione intensa, quasi estraniandosi fisicamente per immergersi nella grandezza dell’orizzonte salvifico, con un trasporto personale di abbandono, di ascolto, di intimità con Colui che è stato il centro di tutta la sua vita”. L’arcivescovo ha indicato alcune caratteristiche del suo predecessore, citando le parole del Papa: “Tutti lo ricordiamo come un uomo affettuoso, sensibile, sincero, come mi disse parlando di lui Papa Francesco, con i tratti della timidezza”. Caratteristiche che stridono con quelle diffuse oggi. “In tempi di narcisismo protagonista e di esibizione di sé – ha aggiunto – la riservatezza del cardinale è una ricchezza che aiuta ad andare oltre le apparenze e a cercare la profondità interiore in ogni incontro e nel sensibilissimo relazionarsi degli uomini”.