Migranti
L’annuncio di monsignor Filippo Santoro è arrivato durante la Messa solenne che ha concluso il consueto pellegrinaggio della diocesi ionica a San Giovanni Rotondo. “Il primo ottobre sarà pronto il centro Madre Teresa, ex monastero delle carmelitane – ha detto l’arcivescovo alle migliaia di fedeli presenti – un luogo specializzato nell’accoglienza dei migranti. La nostra diocesi non rilancerà al mittente la sfida dell’accoglienza. Mentre il 19 novembre, data scelta da Papa Francesco per celebrare la giornata internazionale per l’eliminazione della povertà, inaugureremo per i poveri Palazzo Santa Croce, un’ opera che ha richiesto tanti sacrifici e ancora ne richiederà, perché la carità è un fuoco che dobbiamo sempre alimentare”. Per Santoro dovranno essere tre le parole a guidare il cammino pastorale della diocesi ionica. “Vocazione, appartenenza e testimonianza comunitaria e pubblica, vero scopo della nostra vita”. All’appuntamento hanno preso parte in più di 4000, tra appartenenti ad associazioni, movimenti e parrocchie. “Amare la Chiesa vuol dire servirla e non servirsene”- ha ricordato Santoro che nell’omelia ha anche fatto riferimento al drammatico dato sull’occupazione giovanile “con un ragazzo tarantino su due che non lavora” e richiamato il tema delle migliaia di esuberi ad Ilva: “Non li permetteremo”.