Migrazioni e accoglienza
L’arcivescovo di Colonia, il cardinale Rainer Maria Woelki, ha nuovamente aspramente criticato la politica europea nei confronti dei rifugiati, evidenziando come è un prezzo troppo alto che si fa pagare ai migranti costringendoli a vivere in condizioni disumane nei campi profughi nel nord Africa, e questo per ridurre il numero di quelli che giungono in Europa: “Che si lodi una politica che abbassa il numero dei migranti pagando il prezzo delle condizioni di vita disumane nelle quali sono detenuti nei campi profughi sulla costa africana, può essere definito solo come una cosa cinica”, ha detto Woelki durante un ricevimento con i mezzi di comunicazione di Colonia. Allo stesso tempo l’arcivescovo ha criticato il patto dell’Unione europea con la Turchia per il contingentamento dei rifugiati, definendolo “una vergogna per l’Europa”. Ed è in questo senso che, considerando la guerra e il terrore “si deve agire per realizzare un nuovo modo di offrire una nuova casa”: nelle parole del cardinale Woelki è fondamentale che vengano realizzati interventi per migliorare le condizioni di umanità in favore dei migranti, e questo anche tenendo presente che esistono dei principi e delle norme obbligatori, da rispettare. Davanti a chi rilancia i pericoli “dell’islamizzazione dell’Occidente” il porporato rilancia “il nucleo della tradizione e della cultura cristiana: i valori della libertà, della dignità della persona e la libertà di religione”.