Diritto canonico

Traduzioni testi liturgici: motu proprio “Magnum principium”. Mons. Roche, modifiche “al servizio della preghiera liturgica del popolo di Dio”

“Cambia la formulazione di alcune norme del Codex iuris canonici riguardanti l’edizione dei libri liturgici nelle lingue correnti”. Lo afferma mons. Arthur Roche, arcivescovo, segretario della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, in un articolato commento che accompagna la pubblicazione odierna del motu proprio “Magnum principium”. Roche spiega che in questo modo “Papa Francesco ha introdotto delle modifiche al testo del canone 838. La spiegazione dei motivi delle variazioni è offerta dallo stesso documento pontificio, che ricorda ed espone i principi alla base della traduzione dei testi liturgici tipici in lingua latina e le istanze implicate nella delicata opera”. In quanto “preghiera della Chiesa, la liturgia è infatti regolata dall’autorità ecclesiale. Essendo elevata la posta in gioco, già i padri del Concilio Vaticano II avevano chiamato in causa, in tale ambito, sia la Sede apostolica sia le conferenze episcopali” (cfr. Sacrosanctum concilium). “Considerata l’esperienza di questi anni, ora – scrive il Papa – ‘è sembrato opportuno che alcuni principi trasmessi fin dal tempo del Concilio siano più chiaramente riaffermati e messi in pratica’. Tenendo dunque conto del cammino percorso e guardando al futuro, sulla base della costituzione liturgica del Vaticano II Sacrosanctum concilium, il Pontefice ha inteso precisare la disciplina vigente apportando alcune variazioni al canone 838 del Codex iuris canonici”.
Lo scopo della modifica “è definire meglio i ruoli della Sede apostolica e delle conferenze dei vescovi, chiamate a operare in dialogo tra loro, nel rispetto della propria competenza, che è differente e complementare, in ordine alla traduzione dei libri tipici latini, come degli eventuali adattamenti, che possono riguardare testi e riti”. E ciò “al servizio della preghiera liturgica del popolo di Dio”. Per il testo del motu proprio e il commento di mons. Roche: www.vatican.va.