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R.D.Congo: don Cerruto (Noto), “liberazione di don Masinda è una bella notizia”

“Sono troppo felice. Anche perché don Robert è un amico. La sua liberazione è davvero una bella notizia”. Così don Salvatore Cerruto, direttore dell’Ufficio missionario della diocesi di Noto, commenta al Sir la liberazione del sacerdote congolese don Robert Masinda e del suo collaboratore, rapiti il 22 gennaio scorso insieme ad altri quattro tecnici della fattoria didattica “Nino Baglieri” nella parrocchia di Bingo, in Repubblica democratica del Congo. Il sacerdote e il collaboratore erano gli unici due ancora in mano ai rapitori, mentre gli altri quattro rapiti erano stati ritrovati ieri. Don Masinda e il collaboratore “stanno bene. Sono tornati a Bingo. Non ho notizie circa condizioni di salute negative”, conferma don Cerruto, che dal 2010 al 2014 è stato missionario fidei donum a Butembo e coordinatore generale della fattoria didattica “Nino Baglieri”. Dalle parole di don Cerruto traspare gioia anche perché “degli altri cinque sacerdoti rapiti in precedenza non si hanno più notizie”. Ma “don Robert è molto conosciuto, molto stimato e molto amato”. Dopo il rapimento, nella zona “c’è stata una pressione sociale, si sono mossi tutti”. “Anche noi in diocesi di Noto ci siamo dati da fare, considerato anche che don Masinda è cittadino onorario di Rosolini”, dove è stato vicario parrocchiale dal 2005 al 2010 nella parrocchia del Santissimo Crocifisso. “Per la liberazione di don Robert – assicura don Cerruto – in tanti hanno pregato, anche le monache di clausura. E questo ha avuto efficacia”.