Violenza
(da New York) “Sono azioni impensabili che speriamo diventino sempre più rare. Esse hanno alterato la vita dei membri più preziosi della nostra comunità: i ragazzi in età scolare”. Il cardinale Daniel DiNardo, presidente della Conferenza episcopale degli Usa, è particolarmente colpito dalla notizia delle due sparatorie, una in Texas, lo scorso lunedì; e una alla Marshall County High School di Benton, in Kentucky, martedì 23 gennaio: entrambe sono state provocate da adolescenti che hanno imbracciato le armi per uccidere i propri compagni. La sparatoria in Kentucky ha provocato due vittime e circa 18 feriti, cinque dei quali molto gravi. In Texas è stata uccisa una ragazza, sempre da un compagno di classe. Al momento restano ignote le motivazioni del gesto compiuto dagli adolescenti, le cui generalità non sono state rivelate in attesa di accertarne le responsabilità. Il cardinale DiNardo chiede preghiere per le vittime, per le famiglie, gli insegnanti e gli amici. “Siamo solidali anche con tutti i ragazzi che ora dovranno guarire da ferite gravi, e chiediamo che trovino comunità amorevoli pronti ad accoglierli. Viviamo questo dolore come se fosse nostro”, ha aggiunto DiNardo che spera in un mondo dove “l’amore sia molto più presente”. Intanto l’archivio di Gun Violence, solo negli Stati Uniti, ha contato, sin dall’inizio dell’anno oltre 3mila incidenti per uso improprio di armi da fuoco, con 901 vittime e 14 assassinii di massa.