Radicalizzazione

Sicurezza: nuova espulsione per un cittadino tunisino che tentava di rientrare in Italia

Un cittadino tunisino di 37 anni, già espulso dall’Italia a febbraio 2018 per aver manifestato chiari indicatori di radicalizzazione religiosa, è stato intercettato lo scorso 8 ottobre dalla Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo mentre insieme ad altri era a bordo di una piccola imbarcazione con la quale tentava di ritornare in Italia. Ne ha dato notizia il Viminale in una nota nella quale spiega che “tratto in arresto, lo straniero è stato poi accompagnato al vicino Cpr sino al suo nuovo rimpatrio eseguito dalla frontiera aerea di Palermo”. Ritenuto pericoloso per la sicurezza dello Stato, il tunisino era stato sottoposto durante la detenzione per reati comuni ad un monitoraggio di 1° livello. Scarcerato, era stato espulso dall’Italia nel febbraio 2018.
Si tratta del quinto rimpatrio della settimana dopo quelli che hanno visto coinvolti una donna albanese, due marocchini ed un egiziano. Con tali rimpatri, sono 344 le espulsioni eseguite dal gennaio 2015 ad oggi, di cui 107 nel 2018.