Calamità

Maltempo: Decaro (Anci), “sindaci non siano lasciati soli. Subito stato di emergenza”

“Ancora una volta le condizioni climatiche mietono vittime e causano disagi e danni gravissimi. In Veneto come in Sicilia. I sindaci non possono essere lasciati soli ad affrontare il dramma che investe le loro comunità”. Lo ha dichiarato ieri il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro. “Il pensiero e l’abbraccio di noi tutti va alle famiglie delle vittime e a chi combatte con la mancanza di luce e con i collegamenti interrotti, e ai colleghi sindaci chiamati ad affrontare con dignità il momento del dolore e con coraggio quello della ripartenza”, ha proseguito Decaro, secondo cui “ora però il governo deve provvedere immediatamente alla dichiarazione di stato di emergenza per tutti i territori coinvolti. Occorre inoltre mettere in campo iniziative concrete per dare sostegno agli amministratori che, terminata l’emergenza più severa, dovranno fare i conti anche con i rischi che i danni colpiscano l’economia turistica, particolarmente vivace nelle province colpite”.
I sindaci, ricorda l’Anci, possono intervenire con la procedura della somma urgenza per garantire la massima tempestività. “Come Anci – spiega Decaro – abbiamo predisposto una nota che dà indicazioni chiare per l’utilizzo dell’istituto della somma urgenza in caso di calamità naturali. È indispensabile però derogare all’obbligo di portare in giunta entro venti giorni e poi in Consiglio comunale i debiti fuori bilancio derivanti dagli interventi realizzati tramite la procedura di somma urgenza: se l’iter è già anacronistico in situazioni ordinarie, diventa inapplicabile in momenti di emergenza”.
A seguito dell’emergenza, l’Anci ha assicurato collaborazione anche attraverso la ricognizione del fabbisogno di personale dei Comuni colpiti, in modo da poter inviare dipendenti già resisi disponibili da molti Comuni italiani.