Sanità
Il successo o l’insuccesso del rilancio del sistema sanitario nazionale “sarà determinato esclusivamente dalla capacità di individuare un nuovo modello e rimediare alle storture oggi presenti, eliminando le dispersioni di denaro pubblico e soppesando attentamente quale sia la migliore qualità delle prestazioni per ogni livello di spesa. Non possiamo permetterci sbagli né alcune debolezze del passato”. Non usa giri di parole il ministro della Salute Giulia Grillo, intervenuta all’incontro “40 anni di Servizio sanitario nazionale, 1978-1918. La sfida continua”, promosso questa mattina presso il dicastero in occasione del 40° dell’istituzione del Servizio sanitario nazionale. “Dobbiamo lavorare insieme per sanare le intollerabili disparità tra diverse aree del Paese nell’accesso a trattamenti fondamentali”, il monito del ministro.”Il divario di accesso, soprattutto tra Regioni, ma anche all’interno di una stessa Regione – afferma -, ci costringe a riconoscere come rimangano aree del Paese in cui i cittadini non sono ancora equamente tutelati. E questo non è tollerabile” e si è tradotto “non soltanto in un’emigrazione sanitaria che in certi territori ha assunto caratteri allarmanti, ma nel rischio di una disgregazione del Sistema”. La tutela del diritto alla salute deve essere uniforme e ogni cittadino deve poter essere venire curato e assistito allo stesso modo, indipendentemente da dove egli viva, sostiene. Di qui un appello ai presidenti di regione: “I governatori siano alleati del ministero per vincere la battaglia della lotta alla corruzione, al malgoverno, per promuovere servizi migliori. Siamo dalla stessa parte, non importa con quale bandiera di riferimento, dobbiamo dare risposte ai cittadini e garantire la tenuta del sistema”.