Conferenza
“Dobbiamo incoraggiare le scelte in difesa della vita e della dignità dell’uomo, soprattutto nelle regioni più povere del mondo”. Lo ha affermato il segretario del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, mons. Bruno Marie Duffé, capodelegazione vaticana alla conferenza climatica Cop24 che si svolge fino a venerdì a Katowice in Polonia. “Siamo in un momento chiave, un momento critico”, ha sottolineato il presule, ricordando come il compito dei partecipanti alla Cop24 “non sia più quello di ascoltare e comprendere, ma di spendersi a favore di una nuova solidarietà, un contratto globale di solidarietà” e osservando che “così come avevamo bisogno dell’accordo di Parigi oggi abbiamo bisogno dell’accordo di Katowice”. “Dobbiamo pensare alle generazioni future e costruire con loro una piattaforma di dialogo”, ha aggiunto mons. Duffé, esprimendosi durante una conferenza stampa a nome di tutti i rappresentanti della Chiesa cattolica presenti a Katowice. Il capodelegazione della Santa Sede alla Cop24 ha osservato inoltre che, per arginare efficacemente i cambiamenti climatici, “non ci si possa limitare solo agli aspetti etici, ma siano necessarie decisioni politiche e finanziarie”, in primo luogo “di sostegno solidale ai Paesi più poveri e al contempo più esposti alle conseguenze di cambiamenti climatici”.