Consegna
“#freeolegsentsov”, liberate Oleg Sentsov era la scritta sui cartelli dei banchi degli europarlamentari stamane, quando è stato consegnato il premio Sakharov 2018 assegnato al regista ucraino che si trova in una colonia penale russa, 2.000 chilometri a nord di Mosca, condannato nel 2015 a 20 anni di carcere con l’accusa di aver preparato un attacco terroristico e di trafficare armi. Insieme alla propria, Oleg Sentsov chiede la liberazione di tutti i prigionieri politici in Russia. È “un giorno triste per noi e vorrei rendessimo tributo a Oleg Sentsov, arrestato per motivi politici” ha esordito il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, aprendo nell’emiciclo di Strasburgo il momento dedicato alla consegna del premio. Oleg Sentsov è stato scelto a motivo “della sua pacifica dimostrazione per la difesa dei diritti umani, della democrazia e dello stato di diritto”, ha spiegato Tajani, elencando tutti coloro che in carcere come Sentsov negli anni scorsi hanno visto riconosciuta la loro battaglia. È un premio “vero oggi più che mai”, poiché “la battaglia per difendere i diritti umani non è ancora stata vinta nel mondo”. “Il parlamento difenderà sempre la dignità delle persone dentro e fuori l’Unione”, ha detto Tajani, chiedendo ancora una volta “la liberazione di Oleg Sentsov”. E rivolgendosi a lui ha concluso: “Non sei solo nella tua lotta. Questo Parlamento sarà sempre al tuo fianco”.