Chiese orientali

Terra Santa: restauri Betlemme. Card. Sandri, “arte via di riconciliazione e di pace”

Betlemme, piazza della Mangiatoia

“In un’epoca in cui continuano purtroppo le tensioni, le ingiustizie e le sofferenze, ma anche le incapacità a trovare delle voci autorevoli che rappresentino i diritti dei popoli, specialmente dei più deboli, mentre si continua a rimanere divisi inseguendo ciascuno i propri interessi, dentro e fuori la Terra Santa, l’arte diventa via di comunione, di riconciliazione e di pace”. Lo ha detto il card. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, in apertura dell’evento a supporto dei restauri della Basilica della Natività di Betlemme, che si è svolto ieri sera a Roma. “È doveroso far sentire la nostra riconoscenza alle tre comunità dello Statu Quo – il patriarcato Greco-ortodosso, quello armeno-apostolico e la Custodia di Terra Santa dei frati francescani, che insieme rimangono custodi del Luogo Santo secondo consuetudini secolari che vanno rispettate; ma – ha aggiunto il porporato – va dato atto pubblicamente all’intervento risultato decisivo per l’avvio dei lavori delle Autorità dello Stato di Palestina, che continuano a vegliare e sostenere la loro prosecuzione”. Rivolgendosi ai partecipanti all’evento, il cardinale ha ribadito che “ciascuno di noi, nella vita anzitutto, ma anche attraverso il contributo che si potrà scegliere di offrire per i restauri è come una di quelle centinaia di migliaia di tessere di mosaici, con il proprio colore e la propria inclinazione”. “Ma – ha osservato il prefetto – ciascuna di quelle tessere, ciascuno di noi, da solo è nulla. Sembrerebbe un pezzettino di pietra o di smalto da scartare. Soltanto stando insieme possiamo formare uno splendido mosaico”. Infine, un augurio. “Che la pace e la luce di Betlemme possano essere un messaggio di pace per il popolo palestinese”.