Società

Denatalità: Casellati, fenomeno “preoccupante”. Necessaria “riflessione approfondita sui veri ostacoli per le famiglie”

L’Italia è “un Paese che registra una denatalità preoccupante. E allora c’è bisogno di una riflessione approfondita sui veri ostacoli che impediscono alle famiglie italiane di mettere al mondo dei figli. Dalla mancanza di lavoro per un giovane su tre alla difficoltà di superare una condizione di precarietà contrattuale, dall’assenza di strumenti di conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro all’insufficienza dei servizi pubblici, a partire dall’impossibilità, in tante città italiane, di trovare un posto al nido o alla scuola dell’infanzia”. Lo ha affermato oggi pomeriggio il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, nel corso della cerimonia la Quirinale dello scambio di auguri con rappresentanti delle Istituzioni, delle forze politiche e sociali. Tra i temi più importanti toccati dalla seconda carica dello Stato anche quello della “fragilità idrogeologica acuita dai cambiamenti climatici in atto, cui serve porre tempestivamente rimedio”. E poi la necessità di “restituire sicurezza ai cittadini – soprattutto nelle periferie metropolitane -, di dedicare maggiore attenzione alle fragilità: a chi soffre, alle donne vittime di violenze, agli anziani, ai giovani meritevoli costretti a lasciare l’Italia per trovare un’occupazione in linea con i loro studi e le loro capacità”.
“Il nostro – ha osservato Casellati – è però anche e soprattutto il Paese degli eroi civili sempre pronti ad intervenire nelle emergenze; il Paese con un numero altissimo di volontari e associazioni no profit, delle piccole comunità che si auto-sostengono, delle eccellenze nella ricerca scientifica, nella manifattura, nella moda, nell’arte, nella cultura, nell’ingegno; il Paese leader per siti iscritti nella Lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, delle tante imprese che creano lavoro e benessere; il Paese che in tutto il mondo, con le proprie donne e i propri uomini in divisa, porta ogni giorno una speranza di pace nei luoghi più difficili della Terra”. “Alle istituzioni, alla politica, a tutti noi, il compito di far prevalere l’Italia migliore”, ha concluso.