Politica
“70 anni di progresso, di benessere, di fratellanza, rappresentano però un patrimonio materiale e immateriale che non può e non deve essere né sminuito né dato per acquisito. Classi dirigenti, forze sociali e cittadini sono tutti chiamati all’onere della proposta, della costruzione. Le occasioni non mancano”. Lo ha affermato il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, nel corso della cerimonia la Quirinale dello scambio di auguri con rappresentanti delle Istituzioni, delle forze politiche e sociali. “Con la sessione di Bilancio in corso, prendiamo atto di un articolato confronto con l’Unione europea in merito al rispetto dei parametri di bilancio, alla vigilia di quelle elezioni che porteranno tutti i cittadini europei a pronunciarsi sull’Unione e sul suo futuro”, ha oservato la seconda carica dello Stato, secondo cui “è fondamentale che l’Italia, dove nacque il sogno di Ventotene e dove furono firmati i Trattati di Roma, sappia nell’immediato futuro rispondere a quelle sfide che la storia ci ha consegnato”. “Essere un Paese fondatore – ha proseguito – significa infatti saper far fronte, anche nelle più complicate contingenze politiche, a quegli scatti in avanti di cui le istituzioni comunitarie hanno oggettivamente bisogno”. “A nessuno sfugge – ha ammesso Casellati – che nel percorso dell’integrazione tra i Paesi membri non sempre tutto ha funzionato al meglio, non tutte le aspettative sono state accolte o esaudite”. “I cittadini italiani – ha continuato – hanno potuto constatare come, ad esempio, per quanto ha riguardato e riguarda l’emergenza sbarchi, il nostro Paese sia stato lasciato per troppo tempo solo a fronteggiare un fenomeno globale, che come tale andava affrontato sin dall’inizio”.