Commento

Gioco d’azzardo: mons. Battaglia (Cerreto Sannita), “pesa su centinaia di famiglie, grazie al protocollo con i 27 sindaci del territorio arginiamo questa piaga”

“L’obiettivo va ben oltre una semplice firma ed è quello di avviare un percorso di condivisione e collaborazione”. Lo ha detto al Sir mons. Mimmo Battaglia, vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti, a proposito del protocollo d’intesa sul gioco d’azzardo sottoscritto con i 27 Comuni della diocesi. “I sindaci del territorio diocesano hanno siglato il protocollo e messo nero su bianco la volontà di costruire insieme un percorso con lo scopo di arginare la piaga del gioco d’azzardo, che grava pesantemente su centinaia di famiglie – spiega il presule -, con conseguenti ripercussioni negative sulle attività personali, familiari e lavorative delle persone, che hanno sviluppato una dipendenza patologica da gioco. In questo percorso sono stati chiamati a collaborare anche gli Ambiti sociali e il Sert”. Grazie all’iniziativa saranno realizzate “azioni educative e di prevenzione e sensibilizzazione”. Il punto chiave sarà l’istituzione di un “Osservatorio permanente presso la Caritas diocesana”, guidato dalla diocesi per realizzare le azioni previste dal protocollo. E sarà allargato anche ad altri soggetti che “condividono i nostri obiettivi”. Quello finale sarà la realizzazione di “azioni di prevenzione a favore delle fasce maggiormente esposte a rischio di dipendenza (studenti, giovani, anziani)”. I comuni, in più, si impegnano anche a realizzare e coordinare i controlli amministrativi degli esercizi pubblici e dei circoli nei quali sono installate slot e vlt. In programma, inoltre, la realizzazione di corsi di formazione specifici sul gioco d’azzardo e la promozione di un marchio di responsabilità sociale per gli esercenti che aderiscono alle azioni di prevenzione. “Con Sert e Comunità Emmanuel stiamo lavorando per la costituzione dei gruppi di auto–mutuo aiuto, anche residenziali, per le vittime del gioco d’azzardo seguito dall’accompagnamento delle famiglie”.