Lutto
“Il cardinale Lehmann ci ha esortato a porci sfide più alte. Ci ha esortato a lasciarci radicalmente cambiare non solo dal Vangelo, ma dalle reciproche esperienze di fede, e a lasciarci correggere nelle questioni decisive”, afferma il segretario generale del Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc), Olav Fykse Tveit, in un messaggio pubblicato oggi per ricordare il porporato tedesco morto ieri a Magonza. Lehmann viene definito nel messaggio “uno dei più influenti ecumenisti” della Chiesa cattolica. “Il cardinale Lehmann ha insegnato a tutti noi che l’unità non è fine a se stessa, ma deve servire alla riconciliazione e all’unificazione del genere umano”, ricorda Tveit, secondo cui Lehmann è stato “un vero pioniere e pellegrino ecumenico, alla ricerca di nuove strade da percorrere”, che ha “lavorato instancabilmente per l’unità”. Lehmann, ricorda il comunicato, è stato anche co-presidente insieme al teologo protestante Wolfhart Pannenberg, della commissione di studio cattolico-evangelica che si è messa al lavoro dopo la visita di Giovanni Paolo II in Germania nel 1980, per affrontare il tema delle reciproche condanne del XVI secolo, studio che è stato una delle fonti della Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione firmata ad Augsburg nel 1999 dalla Federazione luterana mondiale e dal Pontificio consiglio per l’unità dei cristiani.