Vescovi
“Sono molto lieto di iniziare oggi questo cammino con voi. Il nostro compito è di costruire insieme la comunità dei cristiani in questo luogo, di scoprire la parola del Vangelo che trasforma e che salva, e annunciare più con la vita che con le parole l’amore di Dio per tutti”. Lo ha affermato ieri pomeriggio mons. Luigi Testore durante la celebrazione con la quale, nella cattedrale di Acqui, ha iniziato il suo ministero episcopale nella diocesi piemontese. “Talvolta – ha osservato nell’omelia – abbiamo la tentazione di giudicare la storia e la cultura degli uomini, ma il nostro compito è quello di servire”. “Certo – ha proseguito mons. Testore – vorremmo che tutti apprezzassero il progetto d’amore di Dio, che la legge che ha impresso nei nostri cuori fosse per tutti, ma per ottenere questo il nostro compito di cristiani è proprio quello di servire con umiltà, apprezzando tutto ciò che c’è di buono e di vero nell’agire umano e costruendo la Chiesa come una città posta sopra il monte che tutti, passando, possono vedere e ammirare”. “Ci è chiesto di essere sale e luce, come una comunità che si mette al servizio di tutti, perché tutti possano scoprire la gioia vera della loro vita”, ha aggiunto il vescovo, per il quale “anche a noi, Chiesa di Acqui, è chiesto di essere in questo territorio un segno di gioia e speranza, una testimonianza viva della presenza di Cristo nel mondo”.
Prima dell’inizio della celebrazione, sul sagrato della cattedrale dove è stato accolto dalle autorità civili, mons. Testore ha sottolineato che “la comunità cristiana si sente fortemente impegnata nella ricerca del bene comune, nel mettersi a servizio del bene comune. Lo facciamo annunciando il Vangelo di Gesù, perché può dire agli uomini e alle donne del nostro tempo quale sia la loro vera dignità, la loro piena libertà”.