Clima
Per effetto delle intense precipitazioni il livello idrometrico del fiume Po è salito di circa 2 metri in sole ventiquattro ore. È quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti della mattina di oggi, 12 marzo, al Ponte della Becca dal quale si evidenzia come il rapido aumento del livello del principale fiume italiano sia significativo delle criticità registrata in molti corsi d’acqua e torrenti. L’arrivo di piogge e temporali violenti preoccupa – sottolinea Coldiretti – per la stabilita idrogeologica con piene ed esondazioni per i fiumi ed il rischio frane o smottamenti per i terreni. Una situazione favorita dal fatto che tra pioggia, gelo e neve è caduta in questo inverno in Italia il 16% di acqua in più rispetto alla media storica con un decisa inversione di tendenza rispetto al deficit idrico fatto registrare nelle stagioni precedenti, secondo l’analisi Coldiretti su dati Isac- Cnr. I cambiamenti climatici – precisa Coldiretti – si abbattono infatti su un territorio fragile in cui sono 7.145, ovvero l’88,3% del totale, i comuni italiani a rischio frane e/o alluvioni. La nuova ondata di maltempo – continua la Coldiretti – colpisce le campagne dove è ancora in atto la conta dei danni provocati dalla devastante gelata provocata da burian che ha già distrutto gli ortaggi in campo e provocato perdite consistenti nelle piante da frutto e ulivi. Un inverno anomalo che ha distrutto i raccolti di decine di migliaia di imprese agricole con danni che potrebbero raggiungere i 300 milioni di euro.