Giovani
“Il mondo del calcio ha bisogno di valorizzare il ruolo della famiglia”. È il messaggio lanciato da Alberto Gambino, pro-rettore dell’Università europea di Roma e direttore della rivista di diritto sportivo del Coni, in apertura di un incontro sul tema del calciomercato, che si è tenuto oggi all’Università Europea di Roma. “La famiglia – ha ricordato Gambino – ha un ruolo fondamentale e insostituibile nella formazione e nella tutela dei giovani calciatori, che spesso vengono catapultati in un mondo più grande di loro, in cui è facile smarrirsi. Le forti pressioni e l’improvviso successo possono rappresentare un rischio. Per questa ragione, la famiglia è il punto di riferimento più importante per chi si affaccia nel mondo dello sport. Nessuno potrà mai prendere il suo posto. L’influenza della famiglia è talmente forte che se i rapporti al suo interno sono in crisi, questo si riverbera anche sulla serenità dell’atleta”.
Secondo il pro-rettore dell’Università europea di Roma, “oggi i giovani calciatori sono spesso sottoposti a condizionamenti e pressioni, fin dal momento in cui iniziano la loro attività. La ricerca esasperata del campioncino e il falso mito della vittoria a ogni costo rischiano di offuscare l’autentico significato della pratica sportiva, che è quello educativo”.
“Gli interessi economici – ha ricordato Gambino – non devono prevalere sugli aspetti etici fondamentali dell’attività sportiva. Negli ultimi anni si è diffusa sempre di più una nuova figura professionale: il procuratore sportivo. È importante che il procuratore sia alleato della famiglia. Oltre ad essere un bravo professionista, deve saper accompagnare con umanità i familiari dei giovani calciatori, consigliandoli ed aiutandoli nelle proprie scelte. Tutto questo non potrà che giovare al mondo dello sport, contribuendo a costruire un ambiente migliore e un futuro sano per le nuove generazioni”.