Vittime delle mafie
“Nei confronti della massoneria la Chiesa ha tenuto, da sempre e con chiarezza, lo stesso atteggiamento: tutto ciò che da singoli o gruppi attenta al bene comune a vantaggio di pochi non può essere accettato”. Lo afferma mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, in un’intervista rilasciata a Famiglia Cristiana, domani in edicola, in vista del 21 marzo, la Giornata voluta da Libera e dedicata alla memoria delle vittime delle mafie. “Sono da condannare tutti gli attentati al bene comune – sottolinea il presule – soprattutto quando tendono a monopolizzare, a occupare spazi in maniera invasiva fino a rendere impossibile una vita normale a persone normali”. La dottrina della fede, puntualizza ancora mons. Galantino, non lascia dubbi sull’inconciliabilità della prospettiva massonica con i valori evangelici: “Anche a noi preti può capitare di abbassare la guardia della sensibilità e della vigilanza evangeliche. Quando si lasciano aperti anche piccoli varchi fatti di compromessi, di parole non dette e denunce non fatte, il male si insinua e riempie gli spazi vuoti delle coscienze”.