Convegno Cnr
“In Europa si fanno tante ‘politichette’ per il Mediterraneo e mai una grande politica”. Lo ha denunciato oggi Romano Prodi, presidente della Fondazione per la collaborazione tra i popoli, a margine del suo intervento al convegno “L’area mediterranea tra disoccupazione, emigrazione e nuove opportunità di sviluppo economico”, promosso a Roma, presso il Cnr, in occasione del dibattito sui risultati presentati nel “Rapporto sulle economie del Mediterraneo 2017”. Una grande politica, ha spiegato Prodi, “vuol dire mezzi, idee e unità di azione. Io ho proposto, ad esempio, Università miste con studenti della sponda Nord e Sud del Mediterraneo o la Banca del Mediterraneo, realizzata insieme da Sud e Nord”. Ma, ha aggiunto, anche “una grande politica come abbiamo fatto con l’allargamento dell’Unione europea a Est. In quel modo, è cambiato il mondo. Certamente, nessun Paese del Sud farà parte dell’Unione europea come noi non siamo membri dell’Unione africana, ma il rapporto politico stretto forte deve essere fatto tra Nord e Sud, creando un grande mercato”. Per Prodi, “le altre iniziative sono utili, ma il Mediterraneo rimane oggi un mare che ci separa, non che ci unisce, anche perché nel frattempo i Paesi che ci stanno vicini, dal Marocco fino alla Libia, sono diventati una tessera periferica dei grandi conflitti tra sciiti e sunniti, della politica turca”. E questo essere “periferici”, ha sottolineato, “non è nell’interesse dell’Italia e dell’Europa”.