Ecologia integrale
“Discepoli missionari custodi della casa comune – Discernimento alla luce dell’enciclica Laudato si’”. Questo il titolo della lettera pastorale del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), che viene presentata ufficialmente oggi a Bogotà, capitale della Colombia, ai presidenti e segretari generali delle Conferenze episcopali latinoamericane. Un documento ampio, ricevuto in anteprima dal Sir, nel quale la Laudato si’ è il riferimento costante per proporre una riflessione sulla custodia del creato e sulla necessità di un’ecologia integrale per l’America Latina.
La lettera, articolata in 144 paragrafi, parte dalla convinzione, come scrive nella presentazione il segretario generale del Celam, mons. Juan Espinoza, vescovo ausiliare di Morelia (Messico), “che non si conquisterà un autentico sviluppo se si attenta alla casa comune, cioè questo pianeta Terra, che è creazione di Dio”. Attraverso la lettera pastorale, “noi vescovi latinoamericani, in comunione con Papa Francesco, desideriamo ‘entrare in dialogo con tutti sulla nostra casa comune’ e specialmente il modo con cui stiamo costruendo il futuro del pianeta”.
Scrive mons. Espinoza che è necessario guardare al creato con “uno sguardo d’amore” e “con uno sguardo integrale”, che “sappia integrare i vari aspetti”, che non si fermi al “verde”, cioè alla semplice difesa dell’ambiente naturale, per assumere “la policromia” della vita nei suoi diversi aspetti.
La lettera, dopo una prima parte dedicata all’ecologia integrale vista come principio generale e regolatore dell’intera questione, si sofferma a lungo sul tema dell’attività estrattiva e del suo impatto sul continente, per proporre poi una coerenza tra Parola e vita e, infine, alcuni criteri operativi per vivere concretamente una conversione ecologica integrale (capitolo V).