Politica
“In molte delle singole misure” del nuovo governo tedesco “ci sono chiare idee per una società sostenibile, ma purtroppo mancano strategie coerenti nelle politiche per i giovani, nella politica digitale o nella politica d’integrazione. Elementi positivi, come l’ancoraggio dei diritti dei bambini nella Costituzione sono messi in ombra da elementi negativi, come la mancanza di impegno per il ricongiungimento familiare e il controverso schema per i giovani rifugiati, che contraddicono chiaramente la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia”. È una delle valutazioni espresse sul programma del nuovo governo Merkel dalla Federazione delle associazioni giovanili cattoliche (Bdkj), realtà che raggruppa in Germania oltre 660mila ragazzi e giovani. Il programma del nuovo governo è stato “passato allo scanner” dai giovani che in un comunicato rinnovano il proprio impegno “per una società delle diversità, che mette le persone al centro, e democratica” e si dicono disponibili a “incontrare i diversi ministri” per portare avanti questo impegno.
Anche la Caritas tedesca e Misereor hanno rivolto un appello alla nuova “Grosse Koalition” per “maggiori sforzi nella lotta contro le cause della povertà, dello sfruttamento e dei conflitti politici”. Serve maggiore sostenibilità ecologica e giustizia sociale ovunque. “La politica estera, economica e di sicurezza devono scegliere di aiutare i più poveri fra i poveri” si legge in un comunicato. Ad esempio garantendo “standard ambientali, sociali e lavorativi” in tutta la catena produttiva, partendo dalle sarte in Bangladesh, i coltivatori di cacao in Ghana e lavoratori delle miniere in Colombia. Se i criteri continuano a essere “la crescita e il profitto”, “distruggeremo la creazione e continueranno a crescere la disuguaglianza tra i Paesi e la concentrazione della ricchezza”, con inevitabili ripercussioni negative sulla democrazia.