Riforma

Carceri: i garanti dei detenuti, “bene ha fatto il Governo a respingere ricatti e minacce”. “Noi faremo la nostra parte”

“Il Coordinamento nazionale dei garanti regionali e territoriali delle persone detenute manifesta un consenso pieno alla decisione del Governo di proseguire nell’approvazione definitiva del decreto legislativo in attuazione della legge delega del 23 giugno 2017, che introduce significative modifiche dell’ordinamento penitenziario”. Lo comunicano con una nota i garanti dei detenuti, ricordando che “la riforma del 1975, pur significativamente arricchita nel 1986 con la legge Gozzini, doveva essere adeguata agli orientamenti della giurisprudenza della Corte Costituzionale e delle Corti europee”. Quindi, “bene ha fatto il Governo a respingere ricatti e minacce e a riaffermare i principi dell’articolo 27 della Costituzione su una pena che salvaguardi la dignità della persona e offra delle concrete possibilità di reinserimento sociale”. “Sarebbe stato grave – continua il comunicato – interrompere un processo iniziato con gli Stati generali del 2015 e che ha ottenuto il parere favorevole della Conferenza Stato-Regioni e delle Commissioni Giustizia della Camera e del Senato e il giudizio superiore del Csm”. Il prossimo step si svolgerà nelle “Commissioni parlamentari”, che dovranno “prendere atto del nuovo testo nei tempi prescritti, così il Governo potrà dare il via definitivo alla riforma”. “Questa decisione può dare entusiasmo, può dare fiducia ai detenuti e ridare fiato e speranza agli operatori e al mondo del volontariato – concludono i garanti –. È un’occasione da non sciupare e soprattutto deve dare la spinta per produrre cambiamenti immediati. I garanti faranno la loro parte”.