Giustizia riparativa
“Il mondo dell’amministrazione della giustizia conosciuto da un punto di vista davvero innovativo, almeno per il territorio pontino. È la scelta di una studentessa liceale che ha chiesto di trascorrere il suo periodo di alternanza–lavoro presso l’Ufficio di mediazione penale e giustizia riparativa costituito presso il Consultorio diocesano di Latina”. Decisione resa nota oggi dalla stessa diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno. La giovane, che proviene da Anzio dove frequenta la terza classe del liceo classico, musicale e delle scienze umane “Crist Cappell College”, “ha iniziato un primo turno in questi giorni, dopo la formalizzazione della convenzione tra la sua scuola e il Consultorio – informa la diocesi -. Concluderà il monte ore prefissato nelle prossime settimane”.
“Questo modo di alternanza–lavoro per noi è una novità, non credo abbia precedenti in Italia – ha affermato Pasquale Lattari, coordinatore dell’Ufficio Mediazione del Consultorio -; a quanto ci risulta, la ragazza è interessata a frequentare la facoltà di Giurisprudenza una volta terminato il liceo. Così ha preso informazioni ed è arrivata a noi. Sono seguiti, poi, i contatti tra la nostra struttura e la sua scuola che hanno portato alla firma della convenzione, così come previsto dalla normativa. Per noi è un segnale molto importante il fatto che nel mondo scolastico sia possibile conoscere questo modo di assicurare giustizia alla comunità e ai cittadini che la compongono. Una modalità tra l’altro relativamente nuova”.
La diocesi pontina ricorda: “La legge che prevede la giustizia riparativa è del 2014, una norma che ha introdotto il procedimento di messa alla prova per gli adulti, in cui è previsto anche un percorso di mediazione penale sostenuto da personale specifico formato a tale servizio. L’imputato che si sottopone a questo procedimento, la cui durata è in funzione del reato commesso, in caso di successo della prova vedrà cancellate le sue ‘colpe’ tornando come nuovo”. Ma “ad oggi, qui a Latina, è una pratica sfruttata molto poco”, ha concluso Lattari.