Boschi
“Fino a 35mila nuovi posti di lavoro potrebbero nascere da una migliore gestione dei boschi che oggi coprono una superficie record di 10,9 milioni di ettari”. È quanto emerge da un’analisi Coldiretti-Federforeste che commenta positivamente l’approvazione del Testo unico Forestale da parte del Consiglio dei ministri. “L’Italia – sottolinea la Coldiretti – non è mai stata così ricca di boschi, ma a differenza del passato si tratta di aree senza alcun controllo e del tutto impenetrabili ai necessari interventi di manutenzione e difesa mettendo a rischio la vita delle popolazioni locali, per degrado ed incendi. Il risultato è che nel 2017 sono andati a fuoco ben 141mila ettari di boschi, con un drammatico balzo del 316% rispetto alla media dei nove anni precedenti”. Merito della nuova legislazione, secondo Coldiretti e Federforeste, è il riconoscimento che “solo i boschi gestiti sostenibilmente assolvono al meglio a funzioni importanti per la società, come la prevenzione dagli incendi, dalle frane e da alluvioni o l’assorbimento del carbonio, facilitando le attività ricreative e il benessere psicofisico in generale”. Lo sguardo di Coldiretti si rivolge anche alla gestione del patrimonio forestale. “La nuova norma adotta strumenti adeguati per regolamentarne la gestione (i piani forestali territoriali, di indirizzo, e aziendali) compatibilmente con la conservazione della natura e facilitando la gestione di boschi abbandonati dai proprietari”. Coldiretti indica anche un’anomalia italiana che “vede oggi il nostro Paese importare l’80% del legno da altri Paesi, con gli arrivi che nel 2017 hanno raggiunto la quantità di 11,8 miliardi di chili, mentre ogni anno in Italia si utilizza appena il 25% della nuova superficie boschiva”.