Ambiente
“Partiamo da una terra ferita dal terremoto del 24 agosto del 2016; una terra che attende impazientemente di essere rigenerata. Uso il termine rigenerazione e non ricostruzione perché in questi mesi abbiamo già maturato qualche sospetto sul tempismo e sulla capacità di ricostruzione”. Lo ha detto il vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili, durante la presentazione alla stampa delle “Comunità Laudato si’”, progetto pensato con il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini e che si richiama all’enciclica di Papa Francesco che espone i principi di un’ecologia integrale. La novità della “Laudato si’”, per il vescovo di Rieti, “è quella di aver messo in stretta connessione il tema della giustizia sociale con quello dell’ecologia sin qui trattatati in modo separato. La provocazione di Laudato si’, non ancora del tutto recepita, – ha spiegato mons. Pompili – è nell’idea che la visione ecologica dell’ambiente implichi una relazione a più vettori con il Creato, con le persone e con Dio, cioè una visione olistica. Siamo convinti – ha aggiunto – che qui tutto è connesso e che non sarà possibile rigenerare questo territorio se non riuscendo a mettere in relazione tra di loro le persone, le persone con l’ambiente che potrà essere vissuto e non desertificato, a condizione che si facciano delle proposte eco-sostenibili. Le Comunità Laudato si’ sono un modo pratico, concreto, possibile che proponiamo a chi vorrà essere della partita”. Le prime dieci Comunità si sono già formate in Italia e all’estero e altre trenta sono in fase di realizzazione. Scopo di ogni Comunità sarà di “diffondere in piena autonomia l’educazione ai temi dell’ecologia integrale, della giustizia sociale e della solidarietà attraverso eventi, conferenze, laboratori, corsi, pubblicazioni, scambi e iniziative sul territorio. L’adesione è libera e spontanea, aperta al mondo laico come a quello cattolico. Con i contributi delle diverse Comunità in ogni parte del mondo, ad Amatrice nascerà un centro studi internazionale denominato “Casa Futuro – Centro studi Laudato si’”, dedicato alle tematiche ambientali e alle loro ricadute sociali. “È l’obiettivo che ci siamo dati per i primi tre anni”, ha concluso il vescovo di Rieti.