Visita pastorale
“Auspico che questo territorio possa trarre nuova linfa dagli insegnamenti di vita di padre Pio in un momento non facile come quello presente, mentre la popolazione decresce progressivamente e invecchia perché molti giovani sono costretti a recarsi altrove per cercare lavoro”. È l’invito finale del discorso del Papa a Pietrelcina. “La migrazione interna dei giovani è un problema”, ha proseguito Francesco a braccio: “Pregate la Madonna perché trovino lavoro qui, in famiglia, e non siano costretti a trovarlo da un’altra parte”. “L’intercessione del vostro santo concittadino sostenga i propositi di unire le forze, così da offrire soprattutto alle giovani generazioni prospettive concrete per un futuro di speranza”, l’augurio del Papa, che ha raccomandato anche “un’attenzione sollecita e carica di tenerezza agli anziani, patrimonio incomparabile delle nostre comunità”. “I vecchi sono un tesoro”, ha esclamato a braccio: “Per favore, non emarginateli! I vecchi imparino a parlare con i giovani e i giovani imparino a parlare con i vecchi, che hanno la saggezza”. “Mi ha fatto molto piacere prima salutare un uomo di 99 anni e una ragazza di 97”, ha raccontato il Papa ancora fuori testo: “Sono la saggezza della vita. Parlate con loro, che siano protagonisti della crescita del vostro paese”. Poi l’auspicio finale, ancora a braccio: “Mi piacerebbe che si desse un Premio Nobel agli anziani, che danno la memoria all’umanità”. “Incoraggio questa terra a custodire come un tesoro prezioso la testimonianza cristiana e sacerdotale di san Pio da Pietrelcina”, il congedo del Papa a Pietrelcina: “Essa sia per ciascuno di voi uno stimolo a vivere in pienezza la vostra esistenza, nello stile delle Beatitudini e con le opere di misericordia”.